Dal Giuduce per il vaccino anti Covid-19
In un mondo dove molti si rivolgono alla legge per essere esentati dal vaccino, ecco che accade anche il contrario: una diciassettenne si è rivolta al Giudice per essere autorizzata a poterlo fare.
Il provvedimento molto importante in tema di vaccino anti Covid emesso del Tribunale di Milano è destinato ad essere ricordato a lungo.
Il caso
Il caso va segnalato per la particolarità della situazione che vede coinvolti diverse parti: una minore che a seguito della separazione dei genitori viene affidata ai servizi sociali di un comune della provincia di Milano delegati dal Giudice ad assumere le decisioni necessarie anche in particolare in relazione alla salute e i genitori, uno dei quali, il padre, si oppone fermamente alla somministrazione del vaccino anti Covid alla figlia.
I Servizi, a cui la madre si rivolge, affermano di non poter autorizzare la somministrazione trattandosi di vaccino facoltativo e non obbligatorio. Rivoltasi al Tribunale di Milano, la madre ottiene finalmente un provvedimento che obbliga i Servizi ad attivarsi tempestivamente per porre in essere tutte le operazioni necessarie per la somministrazione della vaccinazione anti SARS-CoV-2 alla minore, sottolineando che “La posizione del servizio di sottrarsi alla decisione in quanto si tratterebbe di un vaccino facoltativo non appare giustificata. Ci si domanda allora quali decisioni possa assumere il servizio in relazione alla salute, ma anche alla istruzione e dalla educazione, se si esprima solo nel caso che si trattai di scelte obbligatorie, la madre favorevole alla somministrazione della vaccinazione alla figlia minore e il padre di quest’ultima totalmente contrario”.
Il provvedimento oscurato in rispetto alle norme sulla privacy in PDF