Rimborsi e contributo affitto in arrivo

Rimborsi e contributo affitto: un aiuto concreto per i gestori di piscine, palestre e impianti sportivi e per gli abbonati che non hanno potuto usufruire dell’abbonamento Articolo  216  comma 3-4 Decreto “Rilancio”  (D.L. 19 maggio 2020, n. 34).

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Per chi ha un contratto di locazione

I conduttori con contratto di locazione di palestre, piscine e impianti sportivi di proprietà di soggetti privati hanno diritto, limitatamente alle cinque mensilità: da marzo 2020 a luglio 2020, ad una corrispondente riduzione del canone locatizio che si presume pari al 50% del canone contrattualmente stabilito. Il legislatore ritiene così di bilanciare e ridurre le perdite dovute alle richieste di rimborso da parte degli utenti. I rimborsi e il contributo affitto fanno parte infatti di un pacchetto di regolamentazione e aiuti tesi a contenere le perdite economiche sia da parte dei cittadini che da parte degli esercenti.

Per chi ha un abbonamento

I soggetti acquirenti di abbonamenti possono presentare, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, istanza di rimborso del corrispettivo gia’ versato per i periodi di sospensione dell’attivita’ sportiva, allegando il relativo titolo di acquisto o la prova del versamento effettuato. Il gestore dell’impianto sportivo, entro trenta giorni dalla presentazione dell’istanza di cui al periodo precedente, in alternativa al rimborso del corrispettivo, puo’ rilasciare un voucher di pari valore incondizionatamente utilizzabile presso la stessa struttura entro un anno dalla cessazione delle predette misure di sospensione dell’attività sportiva.

Le regole per la riapertura – Rai News

Le regole

In particolare, le principali novità riguardano le distanze da tenere (almeno 2 metri quando si fanno esercizi in palestra, almeno 7 metri quadrati come superficie di acqua a persona nelle vasche, almeno 1 metro e mezzo per le persone sedute su sdraio e lettini se non sono conviventi); la disinfezione degli attrezzi dopo che ogni cliente li ha usati, altrimenti meglio non usarli (idem per galleggianti, sdraio e lettini in piscina); l’uso di scarpe ‘dedicatè per chi va in palestra e il ricorso agli spogliatoi ridotto all’osso. Spunteranno anche gel disinfettanti ed eventualmente termoscanner per misurare la temperatura corporea, con dati registrati e conservati per 14 giorni. All’interno si accede con la mascherina, che non va usata per l’attività fisica. (Fonte il Mesaggero 25/5).

Le palestre lombarde riapriranno come da calendario il 31 maggio 2020

 

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